Le poesie contenute in Macramè sono state scritte in un arco temporale di circa tre anni.
Oltre a indicare il famoso merletto, se scsso in Macra-me, il titolo rimanda alla dilatazione dello sguardo interiore che sperimenta chiunque si dedichi a un’attività creativa o manuale che permette di “ricamare” metaforicamente dentro di sé, di zittire la mente che mente.
« Testo » e « tessuto » hanno la stessa radice e ciò spiega come mai, con una coperta patchwork tra le mani, molti hanno l’impressione di abbracciare una storia che si tramanda, dove i riquadri di tessuto fungono da capitoli.
Sulla pagina di sinistra, negli intrecci di colore che vorrebbero creare una trama indistruttibile, si insinua sempre una faglia, a ricordare che tutte le storie sono imperfette.
Le poesie di Macramè non hanno messaggi da dare e le rare volte in cui ne hanno, li proteggono.
Alcune poesie sono intitolate con la data o l’orario in cui sono state scritte, per rendere conto dell’istintività che ha guidato tutto il processo di scrittura del libro.
La raccolta è il risultato di uno sguardo attento a momenti banali o profondamente bui a cui la poesia è riuscita a restituire un senso e una miriade di colori.